Viticoltura nel mondo

I vini americani

                California: capitale del vino americano

 

La California è indiscutibilmente la capitale del vino negli Stati Uniti, responsabile di circa il 90% della produzione vinicola del paese. La Napa Valley e la Sonoma Valley sono le regioni più famose, rinomate per i loro Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Pinot Noir di livello mondiale.

Il clima mediterraneo della California, con le sue giornate calde e le notti fresche, crea condizioni ideali per la viticoltura. La Napa Valley, in particolare, è celebre per i suoi vini rossi corposi e complessi, mentre la Sonoma Valley offre una maggiore varietà di terroir, producendo vini che spaziano dai rossi strutturati ai bianchi freschi e aromatici.

 

Oregon : La Terra del Pinot Noir

 

A nord della California, l’Oregon ha guadagnato notorietà per i suoi Pinot Noir eleganti e raffinati. La Willamette Valley, con il suo clima fresco e nebbioso, è particolarmente adatta a questo vitigno. I vini dell’Oregon sono spesso caratterizzati da una maggiore acidità e un profilo aromatico complesso, con note di frutti di bosco, spezie e terra. La regione sta anche sperimentando con varietà come Chardonnay, Riesling e Syrah, ottenendo risultati promettenti.

 

Washington: Diversità e Innovazione

 

Washington è la seconda regione vinicola più grande degli Stati Uniti e si distingue per la sua diversità climatica e geologica. La Columbia Valley è la principale area vinicola, dove si producono vini ricchi e fruttati come Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Chardonnay. Le condizioni di coltivazione uniche, con estati calde e secche e inverni freddi, consentono una lunga stagione di crescita che favorisce la concentrazione di aromi e sapori nei vini.

New York: La Tradizione del Riesling

 

Sulla costa orientale, lo stato di New York è noto soprattutto per i suoi vini bianchi, in particolare il Riesling, prodotto nella regione dei Finger Lakes.

Il clima fresco e le lunghe stagioni di crescita permettono ai viticoltori di ottenere vini bianchi aromatici, con un’equilibrata acidità e una notevole capacità di invecchiamento. Oltre al Riesling, la regione produce anche ottimi Gewürztraminer, Chardonnay e Cabernet Franc.

 

Clicca sulla foto qui sotto per saperne di più:

 

 

Anche in questo caso vi è una sostanziale differenza tra l’ovest e l’est del Paese.

Partendo dall’assunto che vino americano vuol dire perlopiù vino californiano, è dunque il versante occidentale quello più vocato, con Sonoma e Napa Valley tra le aree più famose.

Qui sono i vitigni cosiddetti internazionali a farla da padroni, con il rosso Cabernet Sauvignon a dettare legge; seguono poi il Merlot, il Syrah (localmente chiamato Shiraz), il Pinot Nero ed il semi-autoctono Zinfandel, che nient’altro è che il nostrano Primitivo, sbarcato in America secoli fa.

 

Tra i bianchi quello più coltivato è lo Chardonnay, seguito da Riesling, Pinot Grigio e Gewürztraminer.

La costa orientale invece vede un consistente utilizzo di vitigni autoctoni, frutto di ibridazioni tra la vitis labrusca e la vinifera: si sente spesso parlare di varietà come la Concord, il Baco Noir e la Catawba (rosse), e Niagara, Seyval Blanc, Vidal  tra le bianche, con le ultime due utilizzate per i famosi “ice wines“, i vini di ghiaccio.

Tra le bacche internazionali, troviamo un vigneto allevato perlopiù con varietà bianche, come lo Chardonnay, il Gewürztraminere il Riesling, e tra quelle nere il sempre presente Cabernet Sauvignon affiancato dal Merlot.

                                                       LE ZONE DI PRODUZIONE

La California è lo Stato che dal punto di vista enoico ed eno-turistico è il più importante, coprendo da sola circa il 70% della produzione nazionale.

Napa Valley Sonoma sono i centri nevralgici della produzione di vino; in queste due aree, poste a nord di San Francisco, sono distribuite la maggior parte delle cantine e dei vigneti, grazie ad una posizione strategica, vicina all’oceano e protetta dalle montagne.

Le gemelle della West Coast sono la vetrina dei vini californiani; favorite da un mosaico di terroir, le due zone si suddividono in un numero ineguagliabile di denominazioni. Se Napa beneficia di una maggiore notorietà, Sonoma affascina per il suo perfezionismo.

Sono queste le due regioni elettive dello Zinfandel, che viene coltivato e prodotto dalla maggior parte delle wineries.

Poco più a nord della California troviamo altri due stati emergenti nel panorama enoico nazionale ed internazionale: Oregon e lo Stato di Washington, ai confini con il Canada.

L’Oregon è la Borgogna delle nuove frontiere del vino; le estati meno calde di quelle californiane e gli inverni meno freddi di quelli dello Stato di Washington offrono le condizioni ideali per sublimare ilPinot Nero.

La produzione è diventata significativa dal 1960, e questo Stato offre la miglior qualità di tutto il Paese.

Negli ultimi anni lo Stato di Washington, supportato dall’entusiasmo del settore, è diventato il secondo produttore del Paese.

I terreni vitati sono divisi in due dalla catena montuosa delle Cascades, che da Vancouver corre fino alla California. Le montagne bloccano le nuvole in arrivo dall’oceano rendendo necessaria l’irrigazione sul versante orientale dello Stato.

 

Ci spostiamo verso la costa est per andare a trovare lo Stato di New York, il più prolifico produttore della East Coast.

Con una produzione destinata al mercato interno, la regione è nota per il suo atipico impianto di vitigni composto da un 70% di varietà ibride americane, tra cui il Concord ed il Niagara. Mentre la costa occidentale gode di un clima simile a quello mediterraneo, quella orientale è connotata da inverni rigidi, simili a quelli dell’Europa centrale, dell’Alsazia e della Germania, per questo i vignaioli locali hanno optato per vitigni aromatici come il Riesling ed il Gewürztraminer.

È un mondo nuovo per noi europei, da nostra abitudine ce ne siamo portate in Italia un paio di bottiglie per poi condividere con gli amici, sta a voi ora degustare e giudicare !!!!

 

 

 

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alla scoperta dei vini dal mondo

Come abbiamo già accennato, la varietà di climi e terreni degli Stati Uniti è impressionante. Non tutte le zone sono adatte a produrre vino, e in effetti la viticoltura si è specializzata solo in alcuni stati, in particolare CaliforniaOregon, e New York.

Scopriamo dunque quali sono i vini più rappresentativi di ognuno di questi Stati e le caratteristiche legate ai territori.

 

California

 

È senza dubbio la California lo Stato simbolo della viticoltura americana, con le sue valli dalle immense distese vitate.

I vini californiani, sia bianchi che rossi, hanno fatto scuola nel mondo, definendo uno stile ben preciso: corpo pieno, colore intenso, marcati sentori di legno, grande concentrazione di profumi e aromi, residuo zuccherino da leggero a importante. Questi vini hanno dato origine ad un “gusto americano”, a cui negli anni ‘90 e primi anni ‘2000 si sono adattati anche molti produttori italiani, vista la primaria importanza del mercato americano per l’export.

Oggi il gusto sta cambiando anche in USA: nei vini di più alta qualità assistiamo gradualmente a una riduzione di intensità e concentrazione a favore di eleganza e riconoscibilità del vitigno e del territorio, secondo un concetto di “terroir” più tipicamente europeo.

In California sono numerose le AVA, le varietà coltivate e gli stili di vino, grazie a due fattori morfologici e climatici di grande rilevanza: l’Oceano Pacifico, che genera correnti di aria fredda, che vanno ad abbassare la temperatura nelle vallate più esposte, e le catene montuose, che vicino alla costa proteggono i terreni dall’influsso della nebbia, creando così zone molto più calde e soleggiate, e consentendo di coltivare anche ad altitudini più elevate.

 

Clicca qui sotto nella foto per scoprire di più:

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Ci è già capitato di dire che l’Italia è il paese che produce la maggior quantità di vino al Mondo.

Infatti al primo posto c’è la Spagna, al secondo la Francia e al terzo Cina. Poi noi, poi la Turchia. Considerate che, messi insieme, questi 5 paesi hanno un po’ più del 50% della superficie vitata mondiale!

Al nono posto troviamo l'uva Red Globe, che è una varietà rossa a seme molto grande, con polpa soda, utilizzata principalmente come uva da tavola, che può essere coltivata all'aperto in zone molto calde come la California, il Cile o l'Australia, ma che nella maggior parte del mondo viene coltivata in serra.

 

All’ottavo posto c'è l'uva Syrah o Shiraz, protagonista di molti vini rossi pregiati. È un vitigno internazionale che, dalla Francia, è stato esportato in tutto il mondo. In varie regioni italiane vengono prodotti vini eccezionali vinificati in purezza o in blend con altri vitigni.

E voi cosa ne pensate ?

Clicca sulla foto:

Al settimo posto, ecco lo Chardonnay. Originario della Borgogna, è un incrocio tra Pinot nero e Gouais blanc. È molto duttile e si adatta bene a climi diversi, quindi si è diffuso rapidamente in Europa e nel resto del mondo, infatti è molto coltivato anche in California e Australia. Lo Chardonnay è anche protagonista di prestigiosi champagne, con bollicine fine e un gusto fresco leggermente agrumato.

 

Al sesto posto c'è l'Airén, un vitigno a bacca bianca diffuso quasi esclusivamente in Spagna, dove viene usato soprattutto come base per i brandy e nei tagli con altri vini. Infatti veniva tradizionalmente assemblato col Tempranillo per avere dei rossi più leggeri.

 

E proprio l'Uva Tempranillo è al quinto posto. Ampiamente coltivata in Spagna, dov’è forse la varietà a bacca nera più importante, e in Portogallo, dove entra a far parte del famoso Porto rosso. Una curiosità: in Italia è stato spesso confuso con la Malvasia Nera, quindi oggi non è chiaro quanti degli ettari di Malvasia censiti siano in realtà Tempranillo.

 

Al quarto posto, il rinomato Merlot, che è diffuso in tutta Europa, soprattutto in Francia e nella regione della Gironda, da dove probabilmente proviene. Questo vitigno si adatta facilmente a diversi tipi di clima e terreno e ne interpreta le caratteristiche come poche altre varietà in circolazione, tanto che, per esempio, i Merlot trentini o friulani sono completamente diversi da quelli toscani o siciliani.

E siamo arrivati in zona podio!

 

La medaglia di bronzo va all'Uva Sultanina che, come fa pensare il nome, viene coltivata soprattutto in Medio Oriente e Asia Centrale. Questa è stata la prima varietà senza semi coltivata al mondo!

Per questo motivo e per la sua dolcezza, come si sa, viene prodotta principalmente per essere essiccata e utilizzata in pasticceria. Però si consuma anche come uva da tavola, se ne producono vini negli Stati Uniti e in Turchia e si distilla per la produzione del raki, che è quella specie di grappa che si trova in Turchia, Grecia e Albania e che può essere aromatizzato all’anice.

degustazione di vini nel mondo

Al secondo posto abbiamo il rinomato Cabernet Sauvignon, nato dall’incrocio di Cabernet Franc e Sauvignon Blanc. Come il Merlot, anche lui è originario della regione della Gironda e proprio in Francia è presente la maggior quantità di vigneti. È ampiamente coltivato anche in Cile, Stati Uniti, Australia e, ovviamente, in varie regioni italiane, tra le quali Veneto e Sicilia sono i maggiori produttori.

 

E finalmente al primo posto quale vino ci sarà?  L’uva più coltivata al mondo è un’uva da tavola! Si chiama Kyoho ed è stata creata tramite incroci in Giappone, più del 90% si trovano in Cina e, oltre che in Giappone, si coltiva anche in Sud Corea, California e Cile. È famosa per i suoi acini dolci, con una grandezza superiore alla media e di colore rosso scuro, quasi nero. Ha semi grandi, ma con particolari trattamenti, si possono ottenere anche acini senza semi. Questa varietà è anche apprezzata per il suo succo, che rientra nella preparazione di cocktail.

Dove fare esperienze di degustazione a New York

Con oltre 470 aziende vinicole e 11 aree viticole americane, lo Stato di New York è senza dubbio uno dei principali attori nella produzione di vino statunitense.

Durante il vostro viaggio a NY potreste fare un' esperienza con un  esperto di vini in una degustazione privata o in gruppo per scoprire e celebrare i sapori e gli aromi unici dei vini prodotti nelle diverse regioni vinicole di New York.

Vi consiglio due Aziende vinicole senza percorrere un' infinità di km se siete appassionati di vini nel mondo come noi:

 

L'Azienda vinicola Colloca Estate si trova nella parte più settentrionale della regione dei Finger Lakes nello Stato di New York,  lungo le sponde meridionali del Grande Lago Ontario,  per produrre i migliori vini, si concentrano su alcune varietà che crescono bene in climi freddi come Riesling, Chardonnay e Pinot Nero. 

 

 

Point of the Bluff Vineyards ha più di 20 anni di esperienza nella vinificazione e la loro posizione con vista sul lago Keuka ti regalerà sicuramente una meravigliosa esperienza di degustazione.

Point of the Bluff Vineyards si trova nella regione dei Finger Lakes ed è l'ambiente ideale per uve come Riesling, Chardonnay, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero che vengono coltivate qui. Sono situati con vista sul lago Keuka, dove il suolo e l'aria assicurano che le viti crescano al massimo delle loro potenzialità.

In entrambi i casi vi consiglio di noleggiare un'auto ed esplorare la zona, prenotando in anticipo la degustazione ovviamente.

Se invece preferite rimane a NY city senza spingervi fuori dalla città, basta andare a Soho o altre cantine dove degustare i vini disponibili ed unirvi ad un' esperienza enogastronomica a lo stesso modo interessante.

 

 

alla scoperta dei vini americani
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Vino negli Stati Uniti: le aree più famose

Sonoma Valley e il suo meraviglioso scenario vinicolo

 

Prima tappa di questo viaggio è Sonoma Valley. Siamo in California, a 48 chilometri da San Francisco, in un luogo magico circondato dalla costa dell’Oceano Pacifico che offre un meraviglioso scenario vinicolo. Sulle colline costiere sopra il Fort Ross State Historic Park è situata l’area viticola di Fort-Ross Seaview, una delle più famose per la sua produzione di alcuni dei Pinot Noir e Chardonnay più ricercati della contea di Sonoma.

Inoltre, con la Fiera del raccolto che si tiene ogni anno nel mese di ottobre, si potrà partecipare a 3 giorni di degustazioni di vini godendo della musica dal vivo, giochi di raccolta, degustazione di birra artigianale e sidro, dimostrazioni culinarie e molto altro ancora, quindi se ti trovi li in quel periodo non perderti anche questa esperienza!

Clicca sulla foto per scoprire Sonoma Valley.

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Il mondo della birra

Birrifici americani

Numerosi stili di birra sono emersi negli Stati Uniti sin dagli inizi del movimento della birra artigianale negli anni Settanta, che vanno dalle variazioni sugli stili tradizionali europei a birre lager molto più sperimentali. Le birre artigianali americane impiegano frequentemente nuove varietà di luppolo americano come Cascade, Citra, Simcoe, Willamette o Warrior. Questi luppoli, sviluppati da coltivatori privati e università, contribuiscono al carattere distintivo di molte birre artigianali americane ma sono particolarmente importanti per il sapore dell'American Pale Ale (APA) e dell'American India Pale Ale. Queste birre possono discostarsi notevolmente dai tradizionali stili inglesi da cui sono state adattate e sono spesso decisamente amare, resinose o fruttate, comunque è impossibile non assaggiarle durante uno dei vostri viaggi negli USA, magari davanti ad un hamburger o bbq!!!

arte birraia in america

Un pò di storia......

 Le tribù di nativi americani nelle terre ora possedute dagli Stati Uniti producevano birra prima dell'arrivo degli europei.

Una ricetta era composta da maislinfa di betulla e acqua. Il primo riscontro di produzione di birra da parte di popolazioni non native risale al 1587 e il primo birrificio commerciale negli Stati Uniti fu costruito dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali nel 1632.

Siccome il numero dei birrifici interessanti negli Stati Uniti è davvero elevatissimo e, probabilmente, non basterebbe una intera vita per visitarli tutti, abbiamo pensato di selezionare dieci realtà produttive artigianali che riteniamo maggiormente interessanti, non solo per la distribuzione geografica, ma soprattutto perché garantiscono la possibilità di effettuare visite guidate al sito produttivo. Si tratta di una soluzione molto importante da sfruttare per chi si trova all’estero in vacanza, in quanto permette di ottimizzare i tempi e l’organizzazione, nonché di vivere l’esperienza in birrificio con un altro grado di soddisfazione!

Boulevard ha tre livelli di tour: tour pubblici gratuiti, tour degustazione e tour privato. Il tour gratuito di un’ora offre uno sguardo dietro le quinte di uno dei migliori birrifici del Missouri, oltre a una panoramica storica sulla birra locale. I tour a pagamento offrono una visita molto più prolungata (circa 2 ore), includendo anche degustazioni di birra e qualche prelibatezza da mangiare.

 

Qui sotto troverai il link di tripadvisor per scegliere l' esperienza legata alla birra che ti piace di più e i dettagli sui tour e prezzi. 

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Birrifici negli USA

Tröegs a Hershey, Pennsylvania

 

Tröegs permette una visita autoguidata attraverso un percorso in birrificio, senza particolari imposizioni di tempistiche e consentendo di spostarsi abbastanza liberamente nei diversi ambienti di produzione. Questa formula è gratuita, seppur poco intensa dal punto di vista tecnico. Per qualche curiosità in più sono previste delle visite guidate su prenotazione, che includono alcune degustazioni e un bicchiere di souvenir.

 

Sweetwater ad Atlanta, in Georgia

 

Sweetwater Brewing dal mercoledì alla domenica organizza per una decina di dollari visite guidate che includono un bicchiere marchiato e sei assaggi di birra. La visita agli ambienti di produzione è piuttosto frettolosa, ma la possibilità di gustare una così ampia selezione di birre è davvero notevole!

 

Stone Brewing Company a Escondido, California

 

Una pietra miliare tra i birrifici più conosciuto tra i birrofili di tutto il mondo! L’azienda prevede differenti opzioni di visita, con la possibilità di degustare anche tutta la gamma dei prodotti… ma soprattutto lo staff delizia gli ospiti con una birra speciale, offerta solo ai visitatori!

 

Sierra Nevada a Chico, California

 

Il birrificio della Sierra Nevada a è forse quello meglio organizzato in termini di ospitalità. Offre numerose alternative per assecondare le esigenze di ogni appassionato e curioso (ovviamente a pagamento): il tour autoguidato da esplorare a tuo piacimento, il tour didattico di degustazione che dura solo 30 minuti, un tour di ingegneria, un tour di tre ore per i fanatici della birra, un tour della sostenibilità e il tour standard del birrificio.

 

Brooklyn Brewery a Brooklyn, New York

 

Questo birrificio si trova proprio nel quartiere alla moda di Williamsburg a Brooklyn, per questo la sua visita ha un fascino unico e particolare. Il tour, su prenotazione, è riservato  a piccoli gruppi e offre ai visitatori la possibilità di vedere differenti aspetti della produzione, in un tempo ragionevole di circa 30 minuti.

Muoversi a NY come già detto è facile soprattutto con la metropolitana, tra le varie tappe da non perdere se siete dei bevitori di birra vale la pena fare un salto anche lì, qui di seguito c è l' indirizzo Brooklyn Brewery, 79 N 11th St, Brooklyn ora sta a voi fare la vostra esperienza !!!!

 

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Guarda la mappa che ti aiuterà a raggiungere il birrificio di NY e consigli su dove alloggiare nelle vicinanze con Booking.

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alla scoperta della baviera tra castelli e cucina

La forma è fondamentale per la riuscita di questa scenografica torta: Frankfurter kranz ricorda la forma di

una grande corona, come dichiara il nome; diffusa già nel Settecento, è una caloricissima stratificazione in cui si alternano un impasto morbido e burroso e tantissima crema al burro. Le guarnizioni sono mandorle in granella (o talvolta anche nocciole), altra crema al burro, eventualmente ciuffi di panna e ciliegine candite.

Questo dolce tipico della città di Magonza , il Bienenstich, ha un nome curioso: puntura d’ape; tra le leggende legate al nome, si racconta che il miele abbia attirato le api, che avrebbero punto il cuoco durante la preparazione. Per l’impasto lievitato si usano farina, zucchero, uova, burro, latte; tale impasto va farcito dopo la cottura con panna e crema pasticcera. Ma la parte più difficile arriva a metà cottura: prima di rinfornare, il dolce deve essere ricoperto con uno sciroppo a base di miele sciolto in pentolino con lamelle di mandorle e burro.

Il nome, Baumkuchen, significa torta ad albero, rimanda ai molti strati che vi si possono scoprire all’interno, come gli anelli dei tronchi; gli strati sono più di venti e si ottengono aggiungendo di continuo in forno un nuovo strato d’impasto (a base di uova, farina e marzapane); ultimata la laboriosa cottura, si guarnisce con confettura d’albicocche e con una golosissima copertura al cioccolato.

Gloriosa già nel nome, la torta del principe reggente , Prinzregenzen è il dolce tipico di Monaco; messa a punto alla fine dell’Ottocento, se ne discute ancora la paternità. La ricetta originale prevede a ogni modo sette dischi di pasta biscotto, spennellati con confettura di albicocche e farciti con crema al burro al cioccolato;  per finire, una lucidissima glassa al cioccolato.

Lo strudel è un dolce amato in tutto il mondo per la sua delicatezza e il sapore avvolgente. Originario delle regioni dell’Europa centrale, ma anche diffuso nelle zone altoatesine, questo prelibato dessert ha una storia ricca e affascinante. 

Tradizionalmente, la sfoglia dello strudel viene stesa con cura a mano fino a diventare molto sottile, rendendola quasi trasparente. Questa tecnica richiede una notevole abilità e precisione e rende lo strudel un simbolo di maestria culinaria nella cultura europea.

Il ripieno dello strudel può variare a seconda delle regioni e delle preferenze locali. Uno dei ripieni più classici è quello a base di mele, zucchero, uvetta e cannella, ma ci sono anche varianti con noci, prugne, ciliegie o persino patate. Ogni versione aggiunge una nota distintiva a questo piatto unico.

Una delle caratteristiche più interessanti dello strudel è il suo potenziale come piatto sia dolce che salato. Infatti, nella tradizione austriaca e tedesca, è comune trovare strudel salati, come quelli ripieni di spinaci, ricotta, prosciutto e formaggio.

 

strudel dolce tedesco
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Le carni americane

Se si pensa alla cucina degli Stati Uniti di America, una delle prime cose che viene alla mente è il barbecue, un rito culinario statunitense. Da lì provengono carni di ottima qualità. 

La carne americana è famosa per il suo alto livello di marezzatura, ovvero per la diffusione uniforme del grasso, caratteristica che rende la carne particolarmente morbida, succosa e gustosa, è sacrilegio non assaporare nel vostro viaggio negli USA queste prelibatezze.

Negli Stati Uniti esistono otto gradi di qualità per la carne bovina: Prime, Choice, Select, Standard, Commercial, Utility, Cutter e Canner.  Prime è la qualità più alta disponibile e la più costosa. La carne Prime è prodotta da bovini giovani e nutriti con cura.

L'America è la patria delle grigliate e degli hamburger. Mentre l'Italia sceglie piatti più costruiti e ricchi di sapore, oltreoceano preferiscono gusti autentici e più semplici.

In Italia, purtroppo, non esiste ancora una nomenclatura che definisca ufficialmente i tagli di carne del bovino. Ogni regione e provincia, forti delle loro tradizioni, utilizzano definizioni e nomenclatura differenti per lo stesso taglio.

eccellenza delle carni affumicate americane

Si chiama Smokey Taste ed è il trend dell’affumicatura in cucina, molto diffuso soprattutto in alcune culture come quella americana e Tex-Mex.

Basti pensare al BBQ, alle salse con cui gli americani arricchiscono arrosti di maiale, carne di manzo, hamburger e hot dog, e tante altre leccornie al profumo di legno.

Il processo per una buona affumicatura è molto particolare e si può ottenere in più modi. Secondo la tradizione americana, che ne ha fatto un must della propria tradizione culinaria, si richiedono legni speciali, naturali, che non vengono mai completamente essiccati o bruciati, in modo che dal legno si possano sprigionare sentori deliziosi di frutta secca, mandorla, vaniglia, spezie, ma anche tabacco, caffè, cioccolato, caramello.

Seguendo, invece, una diversa scuola di origini orientali, per affumicare si può usare il tè, che sconfina anche in altri usi. Infatti, il gusto tipico del tè, speziato e orientale, utilizzato nell’affumicatura regala a carne e a pesce un sentore molto particolare da completare a piacere con un tocco agrumato, aggiungendo limone, bergamotto, lime. Il tè tradizionale come quello di Taiwan.

Oltre al combustibile utilizzato, altri fattori determinano la buona riuscita di un’affumicatura sono principalmente la durata della cottura e il tipico condimento usato in cottura che porta il nome di “rub“.

il gusto intenso della carne affumicata americana

Gli Stati Uniti sono attualmente sede di alcuni dei più grandi ranch in mondo.

Gli Americani sono grandi consumatori di carne: negli Usa quindi è facile trovare delle bistecche di prima qualità.

Per quanto riguarda le razze, fra quelle tipiche americane da cui si ricavano ottime bistecche è da segnalare il bisonte americano.

Gli animali si evolvono in vasti prati dove giornalmente beneficiano di un'alimentazione rigorosamente controllata. I selezionatori alternano erbe e cereali secondo una periodicità ben precisa. La carne magra che ne deriva rivela note erbacee che si uniscono a un'estrema tenerezza.

Se si pensa all' America non dobbiamo solo focalizzarci sulla carne di manzo ma anche quella di maiale, l'American Yorkshire Pig è una razza che ha contribuito maggiormente a rendere le razze Yorkshire conosciute e prestigiose nel mondo. Ha avuto origine nella contea del suo nome, uno dei piatti simbolo da ricordare e assaporare è il pulled pork.

 

delizia con il pulled pork in america

Per i tempi di cottura, come abbiamo già detto, vanno previsti lassi di ore ed ore: dalle 6 alle 12 e oltre.

Anche la temperatura naturalmente deve seguire questo passo “slow”: sui tempi lunghi, la cottura avviene dolcemente, con basse temperature di fuoco. È così che la carne assorbe le esalazioni della legna, i suoi sentori e raggiunge una consistenza morbida e succosa.

E mentre cuoce, oltre ai sentori del legno, la carne viene esaltata dal rub con cui il buon affumicatore l’ha preparata. Il rub altro non è che una miscela di spezie da cui la carne viene avvolta e messa a cuocere. Ogni chef custodisce il segreto della propria ricetta, chi aggiungendo un tocco esotico dato da spezie orientali, chi invece attenendosi quanto più possibile alla tradizione americana, che vuole tra i suoi ingredienti il pepe nero, lo zucchero e la paprica. Altri ingredienti da utilizzare possono essere aglio, cipolla o semi di finocchio o un mix di erbe mediterranee tra cui il rosmarino e un pizzico di peperoncino, dobbiamo ammettere che l' assaggio della carne affumicata americana ci ha regalato un'esperienza che non dimenticheremo mai, cercherò di custodire nei miei ricordi quel gusto così unico, una vera esperienza sensoriale, da provare assolutamente!!!

 

PROFUMI ED ESSENZE DEI TIPI DI LEGNO

 

 ALDER (ontano), adatto a pollo e pesce ha un aroma abbastanza leggero che lo rende molto versatile.

 

 ALMOND (mandorlo), legno dal sapore dolce e aromatico, difficile da reperire ma adatto a tutte le carni.

 

 APPLE (melo), un vero classico con pollo e maiale, esalta il sapore delle carni più delicate emanando una profumazione dolce e leggera.

 

 ASH (frassino), un legno leggero che si consuma molto velocemente, adatto a carni rosse.

 

 BEECH (faggio), dal gusto molto delicato è usato principalmente con pollo e maiale ma in Scandinavia è conosciuto per le affumicature a freddo del salmone.

 

 CHERRY (ciliegio), se fai BBQ non puoi evitare di usare questa essenza, adatto a tutto per il suo aroma dolce e avvolgente. Ha la particolarità di conferire un colore rosso al bark accentuando lo smoke ring.

 

 GRAPE (vite), questo legno produce tantissimo fumo, nonostante lasci un sapore fruttato a volte risulta pesante e persistente. Se usato con attenzione è ottimo con pollo e carni di agnello.

 

 HICKORY (noce americana), un vero classico nell'affumicatura, è perfetto con il manzo ma si sposa con tutti i tipi di carne. Non bisogna esagerare in quanto ha un aroma intenso.

 

 LILLAC (lillà), più comunemente conosciuta come serenella, lascia una aroma fruttato e floreale adeguato a molluschi e crostacei.

 

 MAPLE (acero), aroma leggero dal retrogusto dolce, oltre alle carni si adatta bene a verdure e formaggi.

 

 MESQUITE, è un classico del BBQ Texano, infonde un sapore intenso e pungente, da usare con parsimonia per non coprire i sapori.

 

 

legno americano e carni bbq

MULBERRY (gelso), sapore molto dolce che ricorda il melo.

 

 OAK (quercia), è un legno molto equilibrato, adatto ad ogni pietanza. Si presta soprattutto maiale.

 

 ORANGE (arancio), le chips di arancio producono un fumo contenuto dal sapore leggero e fruttato.

 

 PEACH (pesca), ottimo con pollo e maiale è simile al noce ma più delicato.

 

 PEAR (pera), offre una profumazione dolce e leggera che enfatizza le carni più pregiate.

 

 PECAN (noce pecan), ideale per gli amanti dell'affumicatura, legno speziato dal retrogusto costante. Si presta ottimamente ad ogni tipo di carne, così come alle verdure.

 

 PLUM (pruno), essenza molto profumata, adatta alle carni più dolci.

 

 WALNUT (noce), aroma molto forte, spesso si utilizza mischiato ad altre essenze per evitare di coprire il gusto del piatto.

 

Se non vi bastano queste essenze potete provare a miscelarle per ottenere gusti nuovi, e per sbizzarrirvi non abbiate paura ad aggiungere nell'affumicatore rametti di erbe aromatiche, pepe, cannella, bacche di ginepro o cardamomo e foglie di tè.

E' necessario evitare di utilizzare legni resinosi in quanto il fumo prodotto dalla combustione della resina può essere dannoso per l'uomo.

Vanno perciò evitati:

Pino in tutte le sue specie

Abete

Larice

Tasso

 

Il fumo che esce dal vostro BBQ deve avere delle determinate caratteristiche che vi possono dare la certezza che il processo di affumicatura sta avvenendo in modo corretto.

Innanzi tutto il fumo non deve avere un odore acre ma leggero e aromatico, in gergo si definisce "Blue Smoke" perchè se guardato in contro luce si notano riflessi bluastri.

Qui sotto ti lascio il link per i migliori BBQ restaurants di New York.

 

 

bbq america tutta la gustare
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Tagli di carne da affumicatura

Negli USA vi accorgerete che  il barbecue è un vero e proprio sport, un’attività da fare in compagnia durante le giornate primaverili e d’estate, all’aria aperta. Sono tipici i forni  in cui si cucinano le carni per lunghe cotture, vedi la punta di petto d’oca cotta anche 12 ore. Ma in questo tipo di cucina, sono davvero svariate le carni che si usa preparare al barbecue, con la tecnica dell’affumicatura.

Ecco un elenco delle più conosciute specialità e approvate da noi:

il brisket, la punta di petto;

 le beef ribs, le costine di manzo marinate;
 le pork ribs, le costolette di maiale;
 il pulled pork, la carne di maiale con sfilacci;
 I jalapeno poppers piccanti;

 le chicken wings, le alette di pollo affumicate;
il pork chob, un carrè di maiale grigliato,

Il Dry Rub è letteralmente «massaggio secco», è un misto di sale, spezie e occasionalmente zucchero con cui si preparano certi tipi di carne prima della cottura. Il nome deriva dal «massaggio» con il quale si applica questa miscela.

  • 3 cucchiai di sale
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 5 cucchiai di paprica dolce
  • 2 cucchiaini di senape in polvere
  • 3 cucchiaini di pepe nero macinato
  • 1 cucchiaino di cumino

Cheesecake:  una torta tutta americana

La versione moderna della cheesecake, con base croccante e crema al formaggio, nasce a Philadelphia nel 1872, ad opera del produttore lattiero-caseario James L. Kraft.

Il lattaio, tentando di riprodurre il famoso formaggio francese Neufchatel, ottenne una crema al formaggio altrettanto gustosa, diventata poi famosa in tutto il mondo con il nome di Philadelphia.

Questo formaggio spalmabile divenne l’ingrediente principale della moderna cheesecake, che si diffuse velocemente negli Stati Uniti e nel mondo anglosassone.

Oggi la cheesecake è diffusa in tutto il mondo, in tantissime varianti: cotta e non, dolce e salata, con e senza glassatura.

La celebre cheesecake newyorkese, ad esempio, viene cotta in forno e prevede l’impiego di zucchero, uova e crema di latte per il ripieno.

Inoltre è caratterizzata da una glassatura fatta con panna acida, semi di vaniglia e zucchero a velo, che, dopo la doratura in forno, viene sormontata da scaglie di cioccolato o frutta

La New York Cheesecake è una torta tradizionale che capita di assaggiare durante un viaggio negli Stati Uniti e si desidera rifare una volta rientrati. In questa ricetta la New York Cheesecake è cotta e il procedimento è semplice, richiede però molti ingredienti e passaggi, la troverete ovunque, nelle pasticcerie, nei ristoranti, davvero ad ogni angolo e in tante versioni diverse, quindi è d' obbligo assaggiare!!!

tipiche pasticcerie a new york

La pasticceria americana  non è solo cheese cake ma è ricca di dessert golosi e spesso iconici: li abbiamo visti nei film, nelle serie tv e nei programmi di cucina. 

Uniche e  pittoresche sono le dolci creazioni come muffin, cupcake, apple pie, cookies, pancake e molto altro ancora: incominciamo

dalla Apple pie  che è uno dei dolci americani più iconici e tipici. A differenza della nostra torta di mele, si compone di due strati di pie crust con ripieno di mele e cannella e si serve calda, accompagnata da panna o gelato alla vaniglia.

Black and white cookie, detto anche New York snack per la sua popolarità nella Grande Mela, è un biscotto di pasta frolla morbida e fragrante, dove il cioccolato fondente trova la sua giusta dimensione accanto a una delicata glassa di vaniglia fondente.

Il brownies nascono alla fine del 1800 per mano di Bertha Palmer, moglie di un ricco milionario di Chicago. Sono classici dolcetti cotti in forno come una torta che è poi ritagliata a quadretti. Il suo segreto? Niente lievito, solo farina, zucchero, cioccolato (meglio se fondente), burro, uova e – secondo i gusti – noci o nocciole: ecco il perché di così tanta bontà.

Dal Massachusetts (dove Mrs Ruth Wakefield li inventò improvvisando), i chocolate chip cookie sono dei gustosissimi biscotti con gocce di cioccolato da sgranocchiare a colazione o davanti una tazza di tè, nel pomeriggio. Indubbiamente il biscotto a stelle e strisce più famoso al mondo.

Letteralmente significa velluto rosso, a indicare il colore e il carattere soffice e leggero che caratterizza questa torta. La Red Velvet è una prelibatezza ricoperta da una brillante crema bianca alla vaniglia che nasconde al suo interno una consistenza umida, soffice e vellutata.

ll sundae è un classico della tradizione americana: una grande coppa di gelato alla vaniglia  ricoperto di sciroppo, granella di nocciole, cioccolato o panna montata.

Per chi adora la frutta, la Blueberry pie è una delizia. Una frolla profumata e croccante che racchiude al suo interno un composto simile a una purea di frutti di bosco: irresistibile lo sciroppo che fuoriesce sfacciatamente dal taglio delle fetta.

 

 I Cupcake (Cupcakes) sono dei dolcetti monoporzione, letteralmente “torta in tazza”  tipici della pasticceria americana e inglese. So tratta di tortine soffici e piatte, prima cotte in forno e poi farcite con frosting corposi e strutturati, ovvero delle creme o glasse a base di mascarponeformaggio o burro; infine decorati a piacere : con  frutta fresca o secca, cioccolato, granelle, confetti

IPancakes sono delle frittelle soffici e leggere, tipiche della colazione americana. La ricetta base prevede farina, latte, uova, zucchero e lievito. Vengono cotti su una piastra calda o in una padella antiaderente, formando dei dischi dorati. Sono solitamente serviti con sciroppo d'acero, frutta fresca, panna montata o altri condimenti a piacere. La loro versatilità li rende adatti a ogni gusto e preferenza.

IDonuts (o Doughnuts) sono delle ciambelle fritte, ricoperte di glassa colorata o zucchero a velo. La loro forma caratteristica è quella di un anello, ma esistono anche varianti ripiene o a forma di pallina. L'impasto è a base di farina, lievito, zucchero, uova e latte. La frittura conferisce loro una consistenza croccante all'esterno e soffice all'interno. Le glasse possono essere di diversi gusti e colori, rendendo i donuts un dolce divertente e invitante, a New York ci sono veri e propri store che preparano solo questi dolci, da provare!!!