Viticoltura nel mondo

I vini americani

                California: capitale del vino americano

 

La California è indiscutibilmente la capitale del vino negli Stati Uniti, responsabile di circa il 90% della produzione vinicola del paese. La Napa Valley e la Sonoma Valley sono le regioni più famose, rinomate per i loro Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Pinot Noir di livello mondiale.

Il clima mediterraneo della California, con le sue giornate calde e le notti fresche, crea condizioni ideali per la viticoltura. La Napa Valley, in particolare, è celebre per i suoi vini rossi corposi e complessi, mentre la Sonoma Valley offre una maggiore varietà di terroir, producendo vini che spaziano dai rossi strutturati ai bianchi freschi e aromatici.

 

Oregon : La Terra del Pinot Noir

 

A nord della California, l’Oregon ha guadagnato notorietà per i suoi Pinot Noir eleganti e raffinati. La Willamette Valley, con il suo clima fresco e nebbioso, è particolarmente adatta a questo vitigno. I vini dell’Oregon sono spesso caratterizzati da una maggiore acidità e un profilo aromatico complesso, con note di frutti di bosco, spezie e terra. La regione sta anche sperimentando con varietà come Chardonnay, Riesling e Syrah, ottenendo risultati promettenti.

 

Washington: Diversità e Innovazione

 

Washington è la seconda regione vinicola più grande degli Stati Uniti e si distingue per la sua diversità climatica e geologica. La Columbia Valley è la principale area vinicola, dove si producono vini ricchi e fruttati come Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Chardonnay. Le condizioni di coltivazione uniche, con estati calde e secche e inverni freddi, consentono una lunga stagione di crescita che favorisce la concentrazione di aromi e sapori nei vini.

New York: La Tradizione del Riesling

 

Sulla costa orientale, lo stato di New York è noto soprattutto per i suoi vini bianchi, in particolare il Riesling, prodotto nella regione dei Finger Lakes.

Il clima fresco e le lunghe stagioni di crescita permettono ai viticoltori di ottenere vini bianchi aromatici, con un’equilibrata acidità e una notevole capacità di invecchiamento. Oltre al Riesling, la regione produce anche ottimi Gewürztraminer, Chardonnay e Cabernet Franc.

 

vini americani nel mondo la napa valley

 

Anche in questo caso vi è una sostanziale differenza tra l’ovest e l’est del Paese.

Partendo dall’assunto che vino americano vuol dire perlopiù vino californiano, è dunque il versante occidentale quello più vocato, con Sonoma e Napa Valley tra le aree più famose.

Qui sono i vitigni cosiddetti internazionali a farla da padroni, con il rosso Cabernet Sauvignon a dettare legge; seguono poi il Merlot, il Syrah (localmente chiamato Shiraz), il Pinot Nero ed il semi-autoctono Zinfandel, che nient’altro è che il nostrano Primitivo, sbarcato in America secoli fa.

 

Tra i bianchi quello più coltivato è lo Chardonnay, seguito da Riesling, Pinot Grigio e Gewürztraminer.

La costa orientale invece vede un consistente utilizzo di vitigni autoctoni, frutto di ibridazioni tra la vitis labrusca e la vinifera: si sente spesso parlare di varietà come la Concord, il Baco Noir e la Catawba (rosse), e Niagara, Seyval Blanc, Vidal  tra le bianche, con le ultime due utilizzate per i famosi “ice wines“, i vini di ghiaccio.

Tra le bacche internazionali, troviamo un vigneto allevato perlopiù con varietà bianche, come lo Chardonnay, il Gewürztraminere il Riesling, e tra quelle nere il sempre presente Cabernet Sauvignon affiancato dal Merlot.

                                                       LE ZONE DI PRODUZIONE

La California è lo Stato che dal punto di vista enoico ed eno-turistico è il più importante, coprendo da sola circa il 70% della produzione nazionale.

Napa Valley Sonoma sono i centri nevralgici della produzione di vino; in queste due aree, poste a nord di San Francisco, sono distribuite la maggior parte delle cantine e dei vigneti, grazie ad una posizione strategica, vicina all’oceano e protetta dalle montagne.

Le gemelle della West Coast sono la vetrina dei vini californiani; favorite da un mosaico di terroir, le due zone si suddividono in un numero ineguagliabile di denominazioni. Se Napa beneficia di una maggiore notorietà, Sonoma affascina per il suo perfezionismo.

Sono queste le due regioni elettive dello Zinfandel, che viene coltivato e prodotto dalla maggior parte delle wineries.

Poco più a nord della California troviamo altri due stati emergenti nel panorama enoico nazionale ed internazionale: Oregon e lo Stato di Washington, ai confini con il Canada.

L’Oregon è la Borgogna delle nuove frontiere del vino; le estati meno calde di quelle californiane e gli inverni meno freddi di quelli dello Stato di Washington offrono le condizioni ideali per sublimare ilPinot Nero.

La produzione è diventata significativa dal 1960, e questo Stato offre la miglior qualità di tutto il Paese.

Negli ultimi anni lo Stato di Washington, supportato dall’entusiasmo del settore, è diventato il secondo produttore del Paese.

I terreni vitati sono divisi in due dalla catena montuosa delle Cascades, che da Vancouver corre fino alla California. Le montagne bloccano le nuvole in arrivo dall’oceano rendendo necessaria l’irrigazione sul versante orientale dello Stato.

 

Ci spostiamo verso la costa est per andare a trovare lo Stato di New York, il più prolifico produttore della East Coast.

Con una produzione destinata al mercato interno, la regione è nota per il suo atipico impianto di vitigni composto da un 70% di varietà ibride americane, tra cui il Concord ed il Niagara. Mentre la costa occidentale gode di un clima simile a quello mediterraneo, quella orientale è connotata da inverni rigidi, simili a quelli dell’Europa centrale, dell’Alsazia e della Germania, per questo i vignaioli locali hanno optato per vitigni aromatici come il Riesling ed il Gewürztraminer.

È un mondo nuovo per noi europei, da nostra abitudine ce ne siamo portate in Italia un paio di bottiglie per poi condividere con gli amici, sta a voi ora degustare e giudicare !!!!

 

 

 

alla scoperta dei vini dal mondo

Come abbiamo già accennato, la varietà di climi e terreni degli Stati Uniti è impressionante. Non tutte le zone sono adatte a produrre vino, e in effetti la viticoltura si è specializzata solo in alcuni stati, in particolare CaliforniaOregon, e New York.

Scopriamo dunque quali sono i vini più rappresentativi di ognuno di questi Stati e le caratteristiche legate ai territori.

 

California

 

È senza dubbio la California lo Stato simbolo della viticoltura americana, con le sue valli dalle immense distese vitate.

I vini californiani, sia bianchi che rossi, hanno fatto scuola nel mondo, definendo uno stile ben preciso: corpo pieno, colore intenso, marcati sentori di legno, grande concentrazione di profumi e aromi, residuo zuccherino da leggero a importante. Questi vini hanno dato origine ad un “gusto americano”, a cui negli anni ‘90 e primi anni ‘2000 si sono adattati anche molti produttori italiani, vista la primaria importanza del mercato americano per l’export.

Oggi il gusto sta cambiando anche in USA: nei vini di più alta qualità assistiamo gradualmente a una riduzione di intensità e concentrazione a favore di eleganza e riconoscibilità del vitigno e del territorio, secondo un concetto di “terroir” più tipicamente europeo.

In California sono numerose le AVA, le varietà coltivate e gli stili di vino, grazie a due fattori morfologici e climatici di grande rilevanza: l’Oceano Pacifico, che genera correnti di aria fredda, che vanno ad abbassare la temperatura nelle vallate più esposte, e le catene montuose, che vicino alla costa proteggono i terreni dall’influsso della nebbia, creando così zone molto più calde e soleggiate, e consentendo di coltivare anche ad altitudini più elevate.

la produzioine dei vini americani

Ci è già capitato di dire che l’Italia è il paese che produce la maggior quantità di vino al Mondo.

Infatti al primo posto c’è la Spagna, al secondo la Francia e al terzo Cina. Poi noi, poi la Turchia. Considerate che, messi insieme, questi 5 paesi hanno un po’ più del 50% della superficie vitata mondiale!

Al nono posto troviamo l'uva Red Globe, che è una varietà rossa a seme molto grande, con polpa soda, utilizzata principalmente come uva da tavola, che può essere coltivata all'aperto in zone molto calde come la California, il Cile o l'Australia, ma che nella maggior parte del mondo viene coltivata in serra.

 

All’ottavo posto c'è l'uva Syrah o Shiraz, protagonista di molti vini rossi pregiati. È un vitigno internazionale che, dalla Francia, è stato esportato in tutto il mondo. In varie regioni italiane vengono prodotti vini eccezionali vinificati in purezza o in blend con altri vitigni.

E voi cosa ne pensate ?

terra di vigneti la napa valley in america

Al settimo posto, ecco lo Chardonnay. Originario della Borgogna, è un incrocio tra Pinot nero e Gouais blanc. È molto duttile e si adatta bene a climi diversi, quindi si è diffuso rapidamente in Europa e nel resto del mondo, infatti è molto coltivato anche in California e Australia. Lo Chardonnay è anche protagonista di prestigiosi champagne, con bollicine fine e un gusto fresco leggermente agrumato.

 

Al sesto posto c'è l'Airén, un vitigno a bacca bianca diffuso quasi esclusivamente in Spagna, dove viene usato soprattutto come base per i brandy e nei tagli con altri vini. Infatti veniva tradizionalmente assemblato col Tempranillo per avere dei rossi più leggeri.

 

E proprio l'Uva Tempranillo è al quinto posto. Ampiamente coltivata in Spagna, dov’è forse la varietà a bacca nera più importante, e in Portogallo, dove entra a far parte del famoso Porto rosso. Una curiosità: in Italia è stato spesso confuso con la Malvasia Nera, quindi oggi non è chiaro quanti degli ettari di Malvasia censiti siano in realtà Tempranillo.

 

Al quarto posto, il rinomato Merlot, che è diffuso in tutta Europa, soprattutto in Francia e nella regione della Gironda, da dove probabilmente proviene. Questo vitigno si adatta facilmente a diversi tipi di clima e terreno e ne interpreta le caratteristiche come poche altre varietà in circolazione, tanto che, per esempio, i Merlot trentini o friulani sono completamente diversi da quelli toscani o siciliani.

E siamo arrivati in zona podio!

 

La medaglia di bronzo va all'Uva Sultanina che, come fa pensare il nome, viene coltivata soprattutto in Medio Oriente e Asia Centrale. Questa è stata la prima varietà senza semi coltivata al mondo!

Per questo motivo e per la sua dolcezza, come si sa, viene prodotta principalmente per essere essiccata e utilizzata in pasticceria. Però si consuma anche come uva da tavola, se ne producono vini negli Stati Uniti e in Turchia e si distilla per la produzione del raki, che è quella specie di grappa che si trova in Turchia, Grecia e Albania e che può essere aromatizzato all’anice.

degustazione di vini nel mondo

Al secondo posto abbiamo il rinomato Cabernet Sauvignon, nato dall’incrocio di Cabernet Franc e Sauvignon Blanc. Come il Merlot, anche lui è originario della regione della Gironda e proprio in Francia è presente la maggior quantità di vigneti. È ampiamente coltivato anche in Cile, Stati Uniti, Australia e, ovviamente, in varie regioni italiane, tra le quali Veneto e Sicilia sono i maggiori produttori.

 

E finalmente al primo posto quale vino ci sarà?  L’uva più coltivata al mondo è un’uva da tavola! Si chiama Kyoho ed è stata creata tramite incroci in Giappone, più del 90% si trovano in Cina e, oltre che in Giappone, si coltiva anche in Sud Corea, California e Cile. È famosa per i suoi acini dolci, con una grandezza superiore alla media e di colore rosso scuro, quasi nero. Ha semi grandi, ma con particolari trattamenti, si possono ottenere anche acini senza semi. Questa varietà è anche apprezzata per il suo succo, che rientra nella preparazione di cocktail.

degustazione vini nella napa valley

Dove fare esperienze di degustazione a New York

Con oltre 470 aziende vinicole e 11 aree viticole americane, lo Stato di New York è senza dubbio uno dei principali attori nella produzione di vino statunitense.

Durante il vostro viaggio a NY potreste fare un' esperienza con un  esperto di vini in una degustazione privata o in gruppo per scoprire e celebrare i sapori e gli aromi unici dei vini prodotti nelle diverse regioni vinicole di New York.

Vi consiglio due Aziende vinicole senza percorrere un' infinità di km se siete appassionati di vini nel mondo come noi:

 

L'Azienda vinicola Colloca Estate si trova nella parte più settentrionale della regione dei Finger Lakes nello Stato di New York,  lungo le sponde meridionali del Grande Lago Ontario,  per produrre i migliori vini, si concentrano su alcune varietà che crescono bene in climi freddi come Riesling, Chardonnay e Pinot Nero. 

 

 

Point of the Bluff Vineyards ha più di 20 anni di esperienza nella vinificazione e la loro posizione con vista sul lago Keuka ti regalerà sicuramente una meravigliosa esperienza di degustazione.

Point of the Bluff Vineyards si trova nella regione dei Finger Lakes ed è l'ambiente ideale per uve come Riesling, Chardonnay, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero che vengono coltivate qui. Sono situati con vista sul lago Keuka, dove il suolo e l'aria assicurano che le viti crescano al massimo delle loro potenzialità.

In entrambi i casi vi consiglio di noleggiare un'auto ed esplorare la zona, prenotando in anticipo la degustazione ovviamente.

Se invece preferite rimane a NY city senza spingervi fuori dalla città, basta andare a Soho o altre cantine dove degustare i vini disponibili ed unirvi ad un' esperienza enogastronomica a lo stesso modo interessante.

 

 

alla scoperta dei vini americani

Il mondo della birra

Birrifici americani

Numerosi stili di birra sono emersi negli Stati Uniti sin dagli inizi del movimento della birra artigianale negli anni Settanta, che vanno dalle variazioni sugli stili tradizionali europei a birre lager molto più sperimentali. Le birre artigianali americane impiegano frequentemente nuove varietà di luppolo americano come Cascade, Citra, Simcoe, Willamette o Warrior. Questi luppoli, sviluppati da coltivatori privati e università, contribuiscono al carattere distintivo di molte birre artigianali americane ma sono particolarmente importanti per il sapore dell'American Pale Ale (APA) e dell'American India Pale Ale. Queste birre possono discostarsi notevolmente dai tradizionali stili inglesi da cui sono state adattate e sono spesso decisamente amare, resinose o fruttate.

arte birraia in america

Un pò di storia......

 Le tribù di nativi americani nelle terre ora possedute dagli Stati Uniti producevano birra prima dell'arrivo degli europei.

Una ricetta era composta da maislinfa di betulla e acqua. Il primo riscontro di produzione di birra da parte di popolazioni non native risale al 1587 e il primo birrificio commerciale negli Stati Uniti fu costruito dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali nel 1632.

Siccome il numero dei birrifici interessanti negli Stati Uniti è davvero elevatissimo e, probabilmente, non basterebbe una intera vita per visitarli tutti, abbiamo pensato di selezionare dieci realtà produttive artigianali che riteniamo maggiormente interessanti, non solo per la distribuzione geografica, ma soprattutto perché garantiscono la possibilità di effettuare visite guidate al sito produttivo. Si tratta di una soluzione molto importante da sfruttare per chi si trova all’estero in vacanza, in quanto permette di ottimizzare i tempi e l’organizzazione, nonché di vivere l’esperienza in birrificio con un altro grado di soddisfazione!

Boulevard ha tre livelli di tour: tour pubblici gratuiti, tour degustazione e tour privato. Il tour gratuito di un’ora offre uno sguardo dietro le quinte di uno dei migliori birrifici del Missouri, oltre a una panoramica storica sulla birra locale. I tour a pagamento offrono una visita molto più prolungata (circa 2 ore), includendo anche degustazioni di birra e qualche prelibatezza da mangiare.

 

Birrifici negli USA

Tröegs a Hershey, Pennsylvania

 

Tröegs permette una visita autoguidata attraverso un percorso in birrificio, senza particolari imposizioni di tempistiche e consentendo di spostarsi abbastanza liberamente nei diversi ambienti di produzione. Questa formula è gratuita, seppur poco intensa dal punto di vista tecnico. Per qualche curiosità in più sono previste delle visite guidate su prenotazione, che includono alcune degustazioni e un bicchiere di souvenir.

 

Sweetwater ad Atlanta, in Georgia

 

Sweetwater Brewing dal mercoledì alla domenica organizza per una decina di dollari visite guidate che includono un bicchiere marchiato e sei assaggi di birra. La visita agli ambienti di produzione è piuttosto frettolosa, ma la possibilità di gustare una così ampia selezione di birre è davvero notevole!

 

Stone Brewing Company a Escondido, California

 

Una pietra miliare tra i birrifici più conosciuto tra i birrofili di tutto il mondo! L’azienda prevede differenti opzioni di visita, con la possibilità di degustare anche tutta la gamma dei prodotti… ma soprattutto lo staff delizia gli ospiti con una birra speciale, offerta solo ai visitatori!

 

Sierra Nevada a Chico, California

 

Il birrificio della Sierra Nevada a è forse quello meglio organizzato in termini di ospitalità. Offre numerose alternative per assecondare le esigenze di ogni appassionato e curioso (ovviamente a pagamento): il tour autoguidato da esplorare a tuo piacimento, il tour didattico di degustazione che dura solo 30 minuti, un tour di ingegneria, un tour di tre ore per i fanatici della birra, un tour della sostenibilità e il tour standard del birrificio.

 

Brooklyn Brewery a Brooklyn, New York

 

Questo birrificio si trova proprio nel quartiere alla moda di Williamsburg a Brooklyn, per questo la sua visita ha un fascino unico e particolare. Il tour, su prenotazione, è riservato  a piccoli gruppi e offre ai visitatori la possibilità di vedere differenti aspetti della produzione, in un tempo ragionevole di circa 30 minuti.

Muoversi a NY come già detto è facile soprattutto con la metropolitana, tra le varie tappe da non perdere se siete dei bevitori di birra vale la pena fare un salto anche lì, qui di seguito c è l' indirizzo Brooklyn Brewery, 79 N 11th St, Brooklyn ora sta a voi fare la vostra esperienza !!!!

degustazione delle migliori birre americane

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Dalle birre USA a quelle dei pub europei

 

La tradizione della birra inglese

 In questo articolo troverete tutto quello che riguarda le birre che nascono nei Paesi del nord Europa, incominciando dalla birra britannica, la maggiormente consumata è  tipo ale, una birra ad alta fermentazione, diversamente dalla stragrande maggioranza degli altri paesi in cui il mercato è dominato dalle lager, a bassa fermentazione, che hanno superato le ale e avuto maggior successo.
In InghilterraIrlanda e Scozia si preferisce inoltre conservare e distribuire al dettaglio la birra in fusti, piuttosto che in bottiglia:il vantaggio è che in questo modo la birra continua la sua maturazione nelle cantine dei pub in attesa di essere servita, anziché terminare nei birrifici.

Il panorama della birra irlandese è dominato dalle stout, in particolare dalla Guinness, tra l'altro la mia preferita !!!!!!!!

L'arte birraria in Irlanda ha una lunga tradizione, e all'inizio del 1800 si contavano oltre duecento birrifici nel paese, 55 dei quali solo a Dublino. Col passare del tempo molti però chiusero i battenti e, ad oggi, ne restano solo una dozzina.

Storicamente l'Irlanda produceva birre ale, senza l'impiego di luppolo, in quanto questa pianta non cr

esceva sull'isola, mentre  tutti gli altri Paesi l'avevano adottato come ingrediente per preservare il gusto delle loro birre.

In Scozia si produce birra da circa 5000 anni. La tradizione celtica di utilizzare erbe amare nella produzione rimase più a lungo che nel resto dell'Europa. Le due principali città scozzesi, Glasgow e Edimburgo, hanno storicamente ospitato i principali birrifici del paese. Edimburgo in particolare divenne centro di esportazione di birra scozzese in tutto il mondo. 

 

 

alla scoperta dei pub oltremare

 

Etichette più conosciute: le birre inglesi

 

Le birre inglesi sono caratterizzate da una gradazione alcolica medio-bassa, beva e corpo esili con, aromi conferiti per lo più da malti e luppoli (biscotto, nocciola, tostature dai malti, terroso, floreale da luppoli) – nonostante in alcuni casi sia presente un lieve fruttato dai lieviti ad alta fermentazione.

 

Fuller’s – ESB nasce dall’incontro di due birre con le acque ricche di sali delle sorgenti locali fa nascere le “Burton ales”, ossia pale ales in cui la presenza di sali aumenta la percezione dell’amaro,  si distinguono per aromi di cracker e biscotto sui quali si innestano le note terrose e floreali dei luppoli britannici.

 

Samuel Smith – India Ale ossia le English IPA presentano scarsissima carbonazione, schiuma assente o evanescente, colore ramato, note di biscotto al miele arricchite da un amaro finale ben calibrato con profumi di fiori bianchi, terra, radice, ruggine.

 

Hopback Brewery – Summer Lightning  sono chiare, leggere e luppolate con varietà classiche inglesi; presentano carbonazione talvolta leggermente più vivace delle loro controparti tipiche, aromi di miele e cereali, corpo da watery a leggermente oleoso ed un finale amaro da luppolo, con note che spaziano dal floreale/terroso tradizionale ai cenni agrumati e tropicali.

 

Samuel Smith – Nut Brown Ale  si tratta di birre color marrone da scarico a intenso dalla scarsa carbonazione, aromi che ricordano la nocciola, la frutta secca e il toffee, corpo da esile a medio.

 

Eldridge Pope et al. – Thomas Hardy’s Ale (Barley wine), George Gale Old Prize Ale (Old Ale), Belhaven – Wee Heavy (Scotch Ale)  più comunemente conosciuta come Old Ale, è caratterizzata da aromi compositi e intensi: frutta disidratata (fichi, prugne), cioccolato, grandi lievitati scuri (pumpernickel), melassa, note etiliche e maderizzate, potenzialmente terziari conferiti da contaminazioni di brettanomycese lattiche.

 

 I Barley Wine (“vini d’orzo”): si tratta, anche in questo caso, di birre di forte gradazione alcolica (non “scura” però, ma da dorata a ambrata) dal residuo zuccherino da contenuto a medio-alto, con note di frutta disidratata o sotto spirito (albicocca, confettura d’agrumi), marzapane, mandorla amara, Sherry o Porto: la differenza sostanziale tra le due tipologie, oltre alla gradazione cromatica e alla gamma di aromi che si porta dietro, è che nei barley wine non sono ammesse acidità o contaminazione microbica.

Infine le Wee Heavy: di corpo leggermente più viscoso rispetto alle “sorelle” inglesi, si contraddistinguono per note di frutta cotta intense, maggiore dolcezza e la presenza di un caratteristico sentore di burro.

 

 

le eccellenze sulle birre inglesi

Samuel Smith’s – Taddy Porter (Porter), The Kernel – Export London 1890 (Foreign Extra Stout)

le porter contemporanee si connotano per forti sentori di nocciola, cioccolato al latte, caffè, con le note “bruciate” tenute sotto controllo e una bevuta in generale più tonda e watery delle sorelle stout.

Queste ultime, per contro, presentano aromi di cioccolato fondente, cacao, empireumatici con finale secco e amaro da tostatura.

 

Se vi trovate a Londra avrete una vasta scelta tra i migliori pub dove degustare le birre inglesi, noi vi proponiamo il Ye Olde Cheshire Cheese (145 Fleet Street) : oltre ad essere uno dei pub più antichi di Londra, situato a Fleet Street. Questo pub storico ha una ricca storia e lo abbiamo scelto per il magnifico edificio esterno, eravamo curiosi di entrare dopo aver fatto una semplice ricerca online dei migliori pub di Londra.

 

serata negli antichi pub di londra

Le birre irlandesi

Esistono principalmente tre tipi di birra in Irlanda e anche nel mondo: le Lager, le Ale e le Stout.  

L’lrlanda è il paese della Stout, birra dal tipico colore nero, caratterizzata dalla quasi assenza di bollicine e da una schiuma densa come panna. E’ molto diffusa grazie soprattutto ai costi contenuti. 

A Cork, e in tutto il sud-ovest del paese, i conoscitori vengono particolarmente conquistati dalla Murphy, ha un gusto pieno e ricchissimo, un deciso sapore di malto e un aroma tutto speciale, derivante dal luppolo utilizzato, che è di qualità a dir poco eccelsa. La schiuma è molto fine e persistente; si sposa perfettamente con la carne di maiale, soprattutto con arrosti e insaccati.

Invece un altra Stout che pian piano si sta ritagliando una buona fetta di mercato è la Beamish, dal colore bruno opaco che, unito ad un gusto pieno e ricchissimo, un deciso sapore di malto e un aroma tutto speciale, derivante dal luppolo utilizzato,  una schiuma assai corposa, rende alla perfezione la cremosità che accarezzerà il palato. L´aroma ricorda il pane appena bruciacchiato, con sentori di pepe e caffè forte, il finale è decisamente più secco e liquoroso di quello di molte stout. L’abbinamento migliore è con piatti a base di frutti di mare, purché privi di sapori troppo invadenti. 

Le Lager sono le birre chiare, le bionde, quelle forse più presenti nell’immaginario collettivo. Solitamente sono caratterizzate da una gradazione medio/bassa, da un gusto pulito e da una più accentuata “frizzantezza”. In Irlanda la più diffusa è la Harp ma anche la Caffreys è un’ottima scelta.

La categoria Ale indica invece le birre prevalentemente rosse, la Smithwicks ( pronunciare “Smiticks” ), dal vago sapore di caramello, davvero ottima. La si trova in Europa con un nome di esportazione più facile da pronunciare: Kilkenny. Altra Ale degna di segnalazione è la Bass. 

 Per ultima ma non per importanza, la mia preferita, la Guinness con il suo colore nero opaco dall’inconfondibile spuma cremosa, densa e persistente. Offre un aroma intenso di tostato con un gusto dall’impatto amaro ma cremoso, con gusto di caffè e cioccolato amaro arricchito da note fruttate e di caramello. Finale secco, asciutto, con retrogusto piacevolmente amarognolo.

 

 

birre per intenditori sono le guinness

 La GUINNESS è prodotta con acqua, orzo maltato, orzo non maltato torrefatto, luppolo e lievito, prende il colore e il sapore tipico da un particolare procedimento di tostatura dell'orzo. La birra inoltre è pastorizzata e filtrata,  ed una  fermentazione che dura circa 10 giorni.

Altra caratteristica fondamentale è che tale birra è spillata tramite carbo-azoto anziché in anidride carbonica: l'azoto non si disperde nel liquido, rendendo la Guinness una birra "ferma", con meno bollicine e creando la caratteristica schiuma compatta.

Potete trovare la birra Guinness in praticamente tutti gli irish pub, sia in Italia, che all’estero. 

Guinness prende il colore e il sapore tipico dal procedimento di tostatura dell’orzo. Senza orzo, non c’è Guinness. Questi chicchi di cereali al gusto di nocciola sono il cuore e l’anima del marchio, sono ciò che rendono speciale il sapore. L’orzo proviene da agricoltori locali, alcuni dei quali coltivano da generazioni il prodotto appositamente per il birrificio della birra nera irlandese. Dal momento in cui l’orzo arriva al birrificio, i birrai della scura irlandese attivano il lento processo per maltare. Nei birrifici Guinness, l’orzo viene parzialmente germinato in acqua ed essiccato con aria calda. Una volta maltato, l’orzo è tostato per ottenere una ricca finitura scura o meglio praticamente  nera. 

antichi pub irlandesi e birre pregiate

Alla scoperta dei pub irlandesi

Se avete l' intenzione di fare un viaggio in Irlanda, andate alla scoperta dei migliori pub di Dublino, in Irlanda, dai tradizionali pub irlandesi con un’atmosfera autentica e musica dal vivo alle birrerie artigianali, whisky bar, pub sul tetto, luoghi letterari e gemme nascoste.

Per chi vuole davvero  sperimentare la vera essenza della cultura irlandese, niente è meglio di una visita in un tradizionale pub irlandese. Questi stabilimenti iconici sono il cuore e l’anima dell’Irlanda e offrono un’atmosfera autentica che ti trasporterà sicuramente in un tempo e in un luogo diversi.

Le luci soffuse e i caminetti scoppiettanti contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente, rendendolo il luogo perfetto per rilassarsi e distendersi.

Nessuna visita a un pub irlandese sarebbe completa senza provare la famosa Guinness stout. Questi pub tradizionali sono molto orgogliosi di offrire questa iconica birra irlandese alla spina, assicurandoti di goderti una pinta di Guinness perfettamente versata.

 È l’occasione perfetta per conoscere in prima persona la cultura e le tradizioni irlandesi....Io partirei solo per questo e voi?

 

la tradizione in cucina irlandese

 I pub che producono birra artigianale a Dublino offrono voli di degustazione che ti permettono di provare piccole quantità di birre diverse. È come intraprendere un’avventura di degustazione di birra, dove puoi esplorare vari sapori, aromi e tecniche di produzione della birra. I voli di degustazione sono un ottimo modo per scoprire nuovi favoriti e ampliare la tua conoscenza della birra. Che tu sia un principiante o un appassionato di birra esperto, i voli di degustazione offrono un’esperienza divertente ed educativa.

Le birrerie artigianali a Dublino sono un paradiso per gli amanti della birra che cercano un’esperienza diversificata e coinvolgente nel bere birra. Con la loro ampia selezione di birre artigianali, birre uniche e locali, personale esperto e voli di degustazione, questi stabilimenti offrono molto più di una semplice pinta. Sono centri vivaci della cultura della birra, dove puoi interagire con persone che la pensano allo stesso modo, conoscere il processo di produzione della birra e concederti i sapori della scena della birra artigianale irlandese.

Quando si tratta di pub sul tetto, è tutta una questione di vista. I pub sul tetto di Dublino vantano viste panoramiche dei monumenti più iconici della città e dei paesaggi pittoreschi, scegliete  il vostro preferito e lanciatevi in questa esperienza.

Vi consiglio,  se vi trovate lì di assaporare assieme al vostro bicchiere di birra anche un' altra eccellenza irlandese, la carne di manzo.  La carne di Angus è sicuramente tra le migliori al mondo, è estremamente morbida e succosa, dal gusto deciso e inconfondibile perché saporita, sapida, ma al tempo stesso dolce e dall’aroma molto intenso.

carni eccellenti dall'estremo nord europa

Testa di bronzo

 

Se state cercando un'esperienza da pub irlandese storico, a Dublino, non c'è pub migliore di The Brazen Head.  Risalente al 1198, questo pub è ufficialmente il più antico del paese.

 

The Stag's Head

 

Un pub tradizionale di Dublino situato in Dame Lane, The Stag's Head risale a diversi secoli fa.

Il pub è rinomato per il suo antico fascino di Dublino e provare la Guinness qui è assolutamente da non perdere se state cercando di provare una pinta di oro liquido nero!

 

Murray

 

Murray's è facile da trovare essendo situato in cima a O'Connell Street. Hanno un'ottima selezione di birre e vini, nonché un'ampia gamma di whisky irlandesi. Hanno regolarmente musica dal vivo e balli irlandesi che è davvero divertente.

 

L'Arlington

 

Il pub Arlington ( nell'hotel omonimo ) si trova nel cuore della città di Dublino, proprio accanto al ponte O'Connell. Le loro serate celtiche con musica tradizionale irlandese dal vivo e spettacoli di danza sono famose a Dublino e meritano davvero una visita. Anche il cibo è buono, con un menu tradizionale irlandese molto gustoso.

Insomma qualsiasi sia il pub che deciderete di provare non vi mancherà l'atmosfera tipica del luogo.

 

 

Black Angus: gusto deciso e persistente

Immaginate sconfinate distese verdi, qualche cottage e residenze antiche qua e la,  i pascoli in Irlanda hanno una ricca tradizione di allevamenti, la Aberdeen Angus è una delle razze da carne più celebri al mondo.

La sua carne di ottima qualità, molto tenera e saporita, ed è caratterizzata da un’alta percentuale di grasso.

essendo considerata una carne “da erba” e quindi fonte preziosa di ferro, zinco, vitamina B e di altri grassi acidi essenziali. Grazie infatti alla produzione naturale,  ha una marezzatura che conferisce alla carne un sapore deciso e persistente.

Il suo colore è caratteristico, rosso rubino con numerose infiltrazioni di grasso fra le sua fibre. La sua carne è una tra le più apprezzate per il suo sapore unico ed inteso al palato. 

Unite una serata in uno dei tanti pub, una buona birra e una bistecca di Angus, io ero appagata totalmente.

 

distese verdi incontaminate in irlanda

La pastorizia in Irlanda

Per secoli il montone è stato forse la carne irlandese più tipica, le pecore, allevate per la loro lana e per il loro latte, erano sfruttate fino a tarda età e la macellazione di un agnello era riservata alle occasioni speciali, non più così oggi.

Gli allevamenti sono tradizionalmente su scala ridotta e a conduzione familiare, tanto da affidarsi ancora a pratiche antiche, tramandate da generazioni, che permettono di ottenere un vero filetto di manzo irlandese. Con una percentuale di terreni agricoli dedicati al pascolo pari all'80% dove i prati verdi non mancano e quindi gli animali conducono una vita sana vivendo all'aperto.

Grazie al suolo calcareo, l'erba ha un contenuto di calcio particolarmente elevato influendo positivamente sul gusto e la consistenza della carne.

Una sostenibilità raggiunta grazie a un metodo di allevamento in armonia con la natura.
Una sostenibilità a 360 gradi, fondata sul rispetto dell’ambiente, degli animali e delle persone coinvolte nell’allevamento e nella produzione delle carni. 

Tipicamente irlandese è il manzo stufato nella Guinness, così come l’abbinamento del manzo alle ostriche in steak and oyster pie.

Esiste poi una seconda versione di questo stufato con la carne di agnello, quindi se farete un viaggio in Iralnda troverete questi piatti ovunque.

Oltre al manzo, l’Irlanda è famosa anche per la carne d’agnello. Gli animali sono allevati allo stato brado e si cibano di erba fresca, carici, eriche, fiori selvatici autoctoni.  La carne cruda di agnello che generalmente viene usata per preparazioni cotte, viene marinata in  mostarda in grani e chutney che si usa per accompagnare i formaggi. «La carne di agnello è tendenzialmente sul dolce; quindi, la mostarda gli dà un po’ più di sapidità». 

 

la pregiata carne di agnello irlandese

Migliori steak house Londra

Ristorante in posizione strategica, fra Piccadilly e Leicester square, il Angus steackhouse Piccadilly Cicus lo abbiamo scelto quasi per caso, era tardi la sera, a causa di un imprevisto e ritardo con l' aereo eravamo affamati, ed è stata una piacevole esperienza.

 

alla scoperta delle steak house a londra

Le birre tedesche

Le Weizen tedesche (weissbier) sono birre di frumento sottoposte ad un processo di alta fermentazione e sono caratterizzate da un colore giallo opaco e un gusto leggermente speziato.

L’uso del frumento, ad ogni modo, le rende leggere e rinfrescanti, ideali per l’estate o come aperitivo e si abbinano molto bene ai piatti a base di pesce, carne bianca e formaggi freschi: tra le più famose, possiamo citare le Hefeweizen e le Dunkelweizen.

 

Le Lambic, invece, sono birre a fermentazione spontanea prodotte nella regione del Pajottenland, vicino a Bruxelles, utilizzando, nella pratica, lieviti e batteri ambientali che conferiscono a tali birre un sapore molto particolare. Tra quelle più conosciute ci sono, ad esempio, la Gueuze, la Kriek e la Faro, che possono accompagnare l’assaggio di formaggi erborinati e dolci alla frutta.

 

Ci sono più di 5.000 birre diverse in Germania, praticamente ogni città ha la sua birra, spesso anche di più di una. A Monaco di Baviera ci sono ben otto tipi di birre diverse, a Düsseldorf ne hanno sei. Elencare tutte le birre della Germania sarebbe impossibile, per questo ho selezionato per voi alcune fra le più importanti e note anche in Italia. Insieme danno una buona panoramica della vastissima cultura della birra tedesca che si è sviluppata nei secoli.

 

viaggio in baviera tra castelli e birra

Una delle birre tipiche di Berlino è la Berliner Weisse, una birra particolare che viene mescolata con un succo di frutta, ad esempio succo di fragola.

 

La birra tipica di Düsseldorf è la Altbierer, dal gusto leggermente amaro.

Le birre tedesche sono  limitate nei loro ingredienti dalla legge della purezza, ma non sono tutte uguali. Da un lato, non tutto ciò che viene chiamato comunemente birra viene prodotto esclusivamente con gli ingredienti permessi. Dall’altro, anche le birre prodotte esclusivamente con acqua, malto, luppolo e lievito possono presentare numerose differenze nei rapporti di miscelazione, nel grado di tostatura o nelle colture di lievito. Una classificazione delle birre tedesche viene fatta in base alla densità iniziale del mosto.

 

La Kölsch è una birra chiara, filtrata e ad alta fermentazione.

 

Le Lager sono tutte le birre a bassa fermentazione al di sotto del 12% di densità iniziale, che non sono classificate come Pilsener.

Le birre Lager e Export possono essere chiare o scure, è il malto a determinarne il colore.

Le Lager e le Export vengono bevute principalmente in Baviera, Baden-Württemberg e nella regione della Ruhr. Le Lager vengono spesso servite in un bicchiere, mentre le Export vengono servite in un boccale di vetro con il manico.

 

Marchi di birra come AugustinerLöwenbräu o Staatliches Hofbräuhaus in München vendono birre Lager sia chiare che scure. La Export si trova nelle birrerie tradizionali di Dortmund, Monaco di Baviera e Vienna.

 

Le Bockbier sono birre fortisia ad alta che a bassa fermentazione, ma anche birre di frumento con una densità iniziale del mosto che supera il 16% e una gradazione alcolica dal 6,5% in su.

 

Le Bockbier scure sono particolarmente apprezzate nel sud della Germania, mentre quelle chiare si trovano più facilmente al nord.

 

 

la più famosa feta della birra in germania

I bevitori appassionati credo che non riescano a progettare un viaggio da quelle parti senza associare a monumenti, musei e quartieri caratteristici diverse degustazioni di bionde, rosse e scure e tour dei birrifici locali più famosi

Si beve tutti i giorni, nelle piccole birrerie di quartiere o nei mega biergarten da centinaia di posti dei birrifici storici; questo culto raggiunge l’apice nel corso dell’Oktoberfest, evento che ogni anno attira svariate migliaia di visitatori da tutto il mondo, se avete la fortuna di far coincidere il vostro viaggio in Germania con questo evento meglio per voi !!!!!

L'Oktoberfest ( letteralmente: "Festa d'ottobre") è un festival popolare che si tiene a Monaco di Baviera, in Germania, dal penultimo fine settimana di settembre al primo di ottobre: è l'evento più famoso ospitato in città, nonché la più grande fiera della birra del mondo.

Un’inaugurazione solenne, che coinvolge tutti gli abitanti della città, dà l’inizio all’avvenimento. A mezzogiorno in punto della penultima domenica di settembre, nello stand Schottenhamel, il sindaco di Monaco di Baviera apre la prima botte di birra del nuovo anno, vi inserisce, a colpi di martello, un rubinetto di bronzo e pronuncia la tradizionale frase “O’ zapft is!“, “il barile è aperto”. All’apertura segue un incredibile e colorato corteo di carri, fanfare e corporazioni di birrai in tradizionali costumi bavaresi: pantaloni corti di cuoio, calzettoni di lana, gilet di feltro, cappelli piumati, fiocchi e medaglie. 

Per raggiungere il Wiesn, il percorso più diretto è attraverso la stazione della metropolitana Theresienwiese, che però rischia di essere molto affollata. Ci sono altre fermate nelle vicinanze da cui si può arrivare a piedi in pochi minuti, come Goetheplatz e Poccistraß.

Se non avete ancora fatto questa esperienza ve la consiglio ma organizzatevi bene in largo anticipo.

abbinamenti perfetti: stinco e birra in germania

Ovviamente anche in questo caso vi consiglio cosa assaggiare in Germania oltre che degustare le varie birre, incominciamo da un tipico street-food berlinese, ma che in realtà è diffuso un po' in tutta la Germania.


BRATWUST


Si preparano con i bratwust, le salsicce scure che vengono bollite e cosparse con una miscela di salsa speziata al pomodoro e ketchup e per finire spolverati con un po' di curry. Si acquistano nei chioschetti per strada e vengono serviti su piccoli vassoi di cartone.

 

 LEBERKASE E UOVO FRITTO e' una ricetta originale della Bavaria che letteralmente significa "formaggio di fegato", nonostante non sia un formaggio e non contenga fegato. E' una specie di polpettone di carne cotto al forno e composto da carne bovina e suina (solo le parti più magre). La consistenza ricorda un wurstel e viene servito a fette ripassate sulla griglia.

 

Probabilmente il piatto bavarese più iconico detto Weißwurst , ovvero la tipica salsiccia bianca accompagnata da senape, pretzel e birra.
Secondo la ricetta tradizionale, è preparato con carne di vitello e maiale e viene consumato come spuntino.

 

 Il SAUERBRATEN è un tipico stufato di carne bovina, che viene marinata e successivamente cotta in acqua con aceto e spezie. 

l arte della preparazione dei wuster  in germania

gli SPATZLE sono un tipo di pasta proveniente dal sud della Germania.
Si tratta più che altro di una sorta di gnocchetti di forma allungata e ne esistono di varie versioni, in particolare, bianca o verde agli spinaci.

 

i SAUERKRAUT sono a base di cavolo cappuccio, le cui foglie vengono tagliate a strisce sottilissime e sottoposte a fermentazione lattica naturale controllata, per circa due mesi, con aggiunte di sale, pepe e aromi.

 

L''EISBEIN è un delizioso piatto a base di stinco di maiale marinato, cucinato in acqua nel nord della Germania (a Berlino in particolare) o alla brace nel sud della Germania. Viene solitamente venduto già stagionato e talvolta affumicato, quindi utilizzato in semplici piatti sostanziosi, impossibile non averlo mai assaggiato !!!!!

 

Lo STRUDEL è uno dei grandi classici che viene subito in mente quando si parla di dolci tedeschi,  la versione più conosciuta è quella che vede protagoniste indiscusse mele, uvetta e cannella.

Un grande classico ormai divenuto quasi internazionale è la FORESTA NERA, un dolce a base di pan di spagna al cacao imbevuto di Kirsch, panna montata e ciliegie.

La ricetta tipica prevede l'utilizzo di liquori derivati dalle ciliegie, ma può anche essere sostituito dal rum ed essere ugualmente buonissima !!!!!!

torte da sogno: la foresta nera

Storia della Foresta Nera

Questo dolce è comparso per la prima volta in un testo di cucina degli anni '30 e ha cominciato a godere di molta popolarità nel secondo dopoguerra.

Ci sono però due le storie che sarebbero all'origine della torta Foresta Nera. La prima racconta che fu Josef Keller, gestore del Café Agner di Bad Godesberg  nel 1915;ne nella seconda versione   sembrerebbe che il dolce sia originario proprio della Foresta Nera, ovvero della zona montuosa del Baden-Württemberg, dove i ciliegi, tradizionalmente piantati dalle coppie di sposi novelli, abbondano.

È stata chiamata “nera”  perché la sua vegetazione è oltre che fatta di alberi di colore verde scuro, anche talmente fitta da non lasciar passare i raggi del sole.

infinite foreste della germania
alla scoperta della baviera tra castelli e cucina

Le carni americane

Se si pensa alla cucina degli Stati Uniti di America, una delle prime cose che viene alla mente è il barbecue, un rito culinario statunitense. Da lì provengono carni di ottima qualità. 

La carne americana è famosa per il suo alto livello di marezzatura, ovvero per la diffusione uniforme del grasso, caratteristica che rende la carne particolarmente morbida, succosa e gustosa, è sacrilegio non assaporare nel vostro viaggio negli USA queste prelibatezze.

Negli Stati Uniti esistono otto gradi di qualità per la carne bovina: Prime, Choice, Select, Standard, Commercial, Utility, Cutter e Canner.  Prime è la qualità più alta disponibile e la più costosa. La carne Prime è prodotta da bovini giovani e nutriti con cura.

L'America è la patria delle grigliate e degli hamburger. Mentre l'Italia sceglie piatti più costruiti e ricchi di sapore, oltreoceano preferiscono gusti autentici e più semplici.

In Italia, purtroppo, non esiste ancora una nomenclatura che definisca ufficialmente i tagli di carne del bovino. Ogni regione e provincia, forti delle loro tradizioni, utilizzano definizioni e nomenclatura differenti per lo stesso taglio.

eccellenza delle carni affumicate americane

Si chiama Smokey Taste ed è il trend dell’affumicatura in cucina, molto diffuso soprattutto in alcune culture come quella americana e Tex-Mex.

Basti pensare al BBQ, alle salse con cui gli americani arricchiscono arrosti di maiale, carne di manzo, hamburger e hot dog, e tante altre leccornie al profumo di legno.

Il processo per una buona affumicatura è molto particolare e si può ottenere in più modi. Secondo la tradizione americana, che ne ha fatto un must della propria tradizione culinaria, si richiedono legni speciali, naturali, che non vengono mai completamente essiccati o bruciati, in modo che dal legno si possano sprigionare sentori deliziosi di frutta secca, mandorla, vaniglia, spezie, ma anche tabacco, caffè, cioccolato, caramello.

Seguendo, invece, una diversa scuola di origini orientali, per affumicare si può usare il tè, che sconfina anche in altri usi. Infatti, il gusto tipico del tè, speziato e orientale, utilizzato nell’affumicatura regala a carne e a pesce un sentore molto particolare da completare a piacere con un tocco agrumato, aggiungendo limone, bergamotto, lime. Il tè tradizionale come quello di Taiwan.

Oltre al combustibile utilizzato, altri fattori determinano la buona riuscita di un’affumicatura sono principalmente la durata della cottura e il tipico condimento usato in cottura che porta il nome di “rub“.

il gusto intenso della carne affumicata americana

Gli Stati Uniti sono attualmente sede di alcuni dei più grandi ranch in mondo.

Gli Americani sono grandi consumatori di carne: negli Usa quindi è facile trovare delle bistecche di prima qualità.

Per quanto riguarda le razze, fra quelle tipiche americane da cui si ricavano ottime bistecche è da segnalare il bisonte americano.

Gli animali si evolvono in vasti prati dove giornalmente beneficiano di un'alimentazione rigorosamente controllata. I selezionatori alternano erbe e cereali secondo una periodicità ben precisa. La carne magra che ne deriva rivela note erbacee che si uniscono a un'estrema tenerezza.

Se si pensa all' America non dobbiamo solo focalizzarci sulla carne di manzo ma anche quella di maiale, l'American Yorkshire Pig è una razza che ha contribuito maggiormente a rendere le razze Yorkshire conosciute e prestigiose nel mondo. Ha avuto origine nella contea del suo nome, uno dei piatti simbolo da ricordare e assaporare è il pulled pork.

 

delizia con il pulled pork in america

Per i tempi di cottura, come abbiamo già detto, vanno previsti lassi di ore ed ore: dalle 6 alle 12 e oltre.

Anche la temperatura naturalmente deve seguire questo passo “slow”: sui tempi lunghi, la cottura avviene dolcemente, con basse temperature di fuoco. È così che la carne assorbe le esalazioni della legna, i suoi sentori e raggiunge una consistenza morbida e succosa.

E mentre cuoce, oltre ai sentori del legno, la carne viene esaltata dal rub con cui il buon affumicatore l’ha preparata. Il rub altro non è che una miscela di spezie da cui la carne viene avvolta e messa a cuocere. Ogni chef custodisce il segreto della propria ricetta, chi aggiungendo un tocco esotico dato da spezie orientali, chi invece attenendosi quanto più possibile alla tradizione americana, che vuole tra i suoi ingredienti il pepe nero, lo zucchero e la paprica. Altri ingredienti da utilizzare possono essere aglio, cipolla o semi di finocchio o un mix di erbe mediterranee tra cui il rosmarino e un pizzico di peperoncino, dobbiamo ammettere che l' assaggio della carne affumicata americana ci ha regalato un'esperienza che non dimenticheremo mai, cercherò di custodire nei miei ricordi quel gusto così unico, una vera esperienza sensoriale, da provare assolutamente!!!

 

PROFUMI ED ESSENZE DEI TIPI DI LEGNO

 

 ALDER (ontano), adatto a pollo e pesce ha un aroma abbastanza leggero che lo rende molto versatile.

 

 ALMOND (mandorlo), legno dal sapore dolce e aromatico, difficile da reperire ma adatto a tutte le carni.

 

 APPLE (melo), un vero classico con pollo e maiale, esalta il sapore delle carni più delicate emanando una profumazione dolce e leggera.

 

 ASH (frassino), un legno leggero che si consuma molto velocemente, adatto a carni rosse.

 

 BEECH (faggio), dal gusto molto delicato è usato principalmente con pollo e maiale ma in Scandinavia è conosciuto per le affumicature a freddo del salmone.

 

 CHERRY (ciliegio), se fai BBQ non puoi evitare di usare questa essenza, adatto a tutto per il suo aroma dolce e avvolgente. Ha la particolarità di conferire un colore rosso al bark accentuando lo smoke ring.

 

 GRAPE (vite), questo legno produce tantissimo fumo, nonostante lasci un sapore fruttato a volte risulta pesante e persistente. Se usato con attenzione è ottimo con pollo e carni di agnello.

 

 HICKORY (noce americana), un vero classico nell'affumicatura, è perfetto con il manzo ma si sposa con tutti i tipi di carne. Non bisogna esagerare in quanto ha un aroma intenso.

 

 LILLAC (lillà), più comunemente conosciuta come serenella, lascia una aroma fruttato e floreale adeguato a molluschi e crostacei.

 

 MAPLE (acero), aroma leggero dal retrogusto dolce, oltre alle carni si adatta bene a verdure e formaggi.

 

 MESQUITE, è un classico del BBQ Texano, infonde un sapore intenso e pungente, da usare con parsimonia per non coprire i sapori.

 

 

legno americano e carni bbq

MULBERRY (gelso), sapore molto dolce che ricorda il melo.

 

 OAK (quercia), è un legno molto equilibrato, adatto ad ogni pietanza. Si presta soprattutto maiale.

 

 ORANGE (arancio), le chips di arancio producono un fumo contenuto dal sapore leggero e fruttato.

 

 PEACH (pesca), ottimo con pollo e maiale è simile al noce ma più delicato.

 

 PEAR (pera), offre una profumazione dolce e leggera che enfatizza le carni più pregiate.

 

 PECAN (noce pecan), ideale per gli amanti dell'affumicatura, legno speziato dal retrogusto costante. Si presta ottimamente ad ogni tipo di carne, così come alle verdure.

 

 PLUM (pruno), essenza molto profumata, adatta alle carni più dolci.

 

 WALNUT (noce), aroma molto forte, spesso si utilizza mischiato ad altre essenze per evitare di coprire il gusto del piatto.

 

Se non vi bastano queste essenze potete provare a miscelarle per ottenere gusti nuovi, e per sbizzarrirvi non abbiate paura ad aggiungere nell'affumicatore rametti di erbe aromatiche, pepe, cannella, bacche di ginepro o cardamomo e foglie di tè.

E' necessario evitare di utilizzare legni resinosi in quanto il fumo prodotto dalla combustione della resina può essere dannoso per l'uomo.

Vanno perciò evitati:

Pino in tutte le sue specie

Abete

Larice

Tasso

 

Il fumo che esce dal vostro BBQ deve avere delle determinate caratteristiche che vi possono dare la certezza che il processo di affumicatura sta avvenendo in modo corretto.

Innanzi tutto il fumo non deve avere un odore acre ma leggero e aromatico, in gergo si definisce "Blue Smoke" perchè se guardato in contro luce si notano riflessi bluastri.

 

 

bbq america tutta la gustare

Tagli di carne da affumicatura

Negli USA vi accorgerete che  il barbecue è un vero e proprio sport, un’attività da fare in compagnia durante le giornate primaverili e d’estate, all’aria aperta. Sono tipici i forni  in cui si cucinano le carni per lunghe cotture, vedi la punta di petto d’oca cotta anche 12 ore. Ma in questo tipo di cucina, sono davvero svariate le carni che si usa preparare al barbecue, con la tecnica dell’affumicatura.

Ecco un elenco delle più conosciute specialità e approvate da noi:

il brisket, la punta di petto;

 le beef ribs, le costine di manzo marinate;
 le pork ribs, le costolette di maiale;
 il pulled pork, la carne di maiale con sfilacci;
 I jalapeno poppers piccanti;

 le chicken wings, le alette di pollo affumicate;
il pork chob, un carrè di maiale grigliato,

Il Dry Rub è letteralmente «massaggio secco», è un misto di sale, spezie e occasionalmente zucchero con cui si preparano certi tipi di carne prima della cottura. Il nome deriva dal «massaggio» con il quale si applica questa miscela.

  • 3 cucchiai di sale
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 5 cucchiai di paprica dolce
  • 2 cucchiaini di senape in polvere
  • 3 cucchiaini di pepe nero macinato
  • 1 cucchiaino di cumino

Cheesecake:  una torta tutta americana

La versione moderna della cheesecake, con base croccante e crema al formaggio, nasce a Philadelphia nel 1872, ad opera del produttore lattiero-caseario James L. Kraft.

Il lattaio, tentando di riprodurre il famoso formaggio francese Neufchatel, ottenne una crema al formaggio altrettanto gustosa, diventata poi famosa in tutto il mondo con il nome di Philadelphia.

Questo formaggio spalmabile divenne l’ingrediente principale della moderna cheesecake, che si diffuse velocemente negli Stati Uniti e nel mondo anglosassone.

Oggi la cheesecake è diffusa in tutto il mondo, in tantissime varianti: cotta e non, dolce e salata, con e senza glassatura.

La celebre cheesecake newyorkese, ad esempio, viene cotta in forno e prevede l’impiego di zucchero, uova e crema di latte per il ripieno.

Inoltre è caratterizzata da una glassatura fatta con panna acida, semi di vaniglia e zucchero a velo, che, dopo la doratura in forno, viene sormontata da scaglie di cioccolato o frutta

La New York Cheesecake è una torta tradizionale che capita di assaggiare durante un viaggio negli Stati Uniti e si desidera rifare una volta rientrati. In questa ricetta la New York Cheesecake è cotta e il procedimento è semplice, richiede però molti ingredienti e passaggi, la troverete ovunque, nelle pasticcerie, nei ristoranti, davvero ad ogni angolo e in tante versioni diverse, quindi è d' obbligo assaggiare!!!

dolce simbolo americano: la cheese cake
tipiche pasticcerie a new york